La ricerca del benessere fisico congiuntamente ad oggettive esigenze dettate dal mercato dell’energia, ha fatto sì che gli impianti di riscaldamento a pavimento abbiano raggiunto un importante livello di diffusione. Il calore emanato dall’impianto direttamente a contatto con il pavimento in legno può, in determinate condizioni, provocare il manifestarsi di taluni difetti sul rivestimento ligneo superficiale.

La correlazione diretta non è assoluta ovvero non sempre il difetto manifestato dal pavimento (sia esso uno scartellamento, una fessurazione o un ritiro) è da attribuire alla presenza di un impianto con riscaldamento a pavimento.
Un esperto chiamato a valutare un difetto di un parquet, in presenza di un impianto radiante, ha l’obbligo di effettuare una disamina approfondita e non superficiale.

E’ evidentemente scontato e semplicistico attribuire l’eventuale difetto all’aspetto più ovvio e scontato: la presenza del riscaldamento a pavimento.
E’ altresì molto più complesso, sebbene sia professionalmente qualificante, riuscire ad attribuire le cause di un problema alla presenza di un impianto radiante, avendo esaminato (ed escluso) le molteplici variabili legate all’insorgenza di un difetto su un parquet.

Tuttavia non sempre i difetti di un pavimento in legno sono causati dalla presenza del riscaldamento a pavimento.
Nella maggior parte dei casi il calore trasmesso da un impianto a pavimento, non è la vera causa del problema lamentato; esso è solo il catalizzatore di una “miscela esplosiva”.

La domanda che il professionista incaricato deve porsi è: se non ci fosse la presenza dell’impianto, il difetto ci sarebbe comunque?